E’ possibile essere avvertiti prima dell’arrivo di un terremoto con un allarme?
Come sicuramente saprai, purtroppo, ancora non siamo in grado di prevedere quando arriverà un terremoto.
Però nel mondo si stanno sempre più diffondendo, come allarme terremoto, i SISTEMI DI ALLERTA PRECOCI (EEW – Earthquake Early Warning) che, insieme al miglioramento sismico degli edifici esistenti, hanno l’obiettivo di salvare più vite possibili durante un grande sisma.
Ma come? Prima ti dico che non si può prevedere quando arriverà un terremoto e adesso ti sto dicendo che esistono nel mondo sistemi di allerta precoci?
Ora ti spiego come funziona un EEW!
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Ribadisco che ancora non sappiamo quando arriverà un terremoto siamo però in grado di sapere dove è molto probabile che il terremoto avvenga.
Nelle zone ad alto rischio sismico si può installare una rete di sismometri (strumenti che rilevano le vibrazioni del terreno) per monitorare le scosse sismiche.
Le principali onde sismiche sono le P (“Primarie” che fanno vibrare il suolo nella stessa direzione in cui si propagano, comprimendo e dilatando in successione le rocce che attraversano, come una fisarmonica) e le onde S (“Secondarie” che fanno vibrare le rocce perpendicolarmente rispetto alla loro direzione di marcia, come una corda che viene scossa).
Le proprietà meccaniche delle rocce che vengono attraversate dalle onde sismiche determinano la velocità con cui queste viaggiano.
Le onde P viaggiano ad una velocità compresa tra 1,5 e 8,0 Km/s nella crosta terrestre, mentre le onde S sono più lente di circa 1,7 volte rispetto alle onde P.
I Sistemi di Allerta Precoce sfruttano la diversa velocità di propagazione delle onde sismiche per avvertire la popolazione con un piccolo anticipo prima dell’arrivo della grande scossa.
Un sistema EEW registra le prime onde P di un terremoto che raggiungono la superficie terrestre attraverso una rete di monitoraggio sismico. I dati sono quindi trasmessi immediatamente a un centro di elaborazione, dove le informazioni delle varie stazioni vengono combinate per prevedere l’entità delle scosse nel terreno. Sulla scorta della previsione relativa alla forza delle scosse in arrivo, il sistema EEW fa scattare l’allarme nelle aree interessate.
L’EEW non rappresenta un sistema di previsione: il terremoto infatti è già iniziato.
In scenari normali, l’allerta precoce può esclusivamente fornire al massimo una manciata di secondi di preavviso.
Può sembrare un tempo piccolissimo, però anche pochi secondi possono essere utili alle persone per mettersi al riparo per esempio sotto un robusto tavolo oppure, se sono al piano terra, per uscire dall’edificio evitando eventuali crolli.
Un’allerta precoce anche di pochi secondi può inoltre essere sfruttato per proteggere le infrastrutture per esempio con sistemi automatizzati di chiusura delle reti del gas ed elettrica.
In questo video viene spiegato in maniera chiara il funzionamento di un sistema di allerta precoce per il terremoto:
Alcuni di questi sistemi di allerta precoce del terremoto sono già attivi da alcuni anni in Giappone, in Messico e nella costa occidentale degli Stati Uniti.
In Messico il suono delle sirene attivate dal sistema di allerta precoce ha permesso a migliaia di persone di fuggire dagli edifici poco prima che il terremoto di Magnitudo 7,1 colpisse Città del Messico il 19 settembre 2017.
L’impiego dell’EEW insieme all’attività di miglioramento sismico degli edifici ha permesso di ridurre significativamente le vittime e i feriti rispetto a terremoti simili avvenuti nel passato nel Messico.
In questo video puoi sentire la Sirena che avvisa dell’arrivo di un terremoto durante la diretta televisiva di un telegiornale Messicano.
Anche in Italia, in questi ultimi anni, si comincia a testare i sistemi di allerta precoce per i terremoti, per esempio un team di ricerca dell’Università di Napoli Federico II ha avviato nel 2009 un progetto di ew in Irpinia e l’INGV ne sta testando uno lungo l’Appennino tra Marche, Umbria e Toscana, in collaborazione con la stessa Federico II.
Chiaramente essendo progetti sperimentali, di ricerca, le segnalazioni ricevuta dai sistemi non sono ancora utilizzate per diramare allerte alla popolazione.
In Italia, a differenza del Giappone, ancora non esiste una normativa specifica che regolarizza l’impiego degli EEW su scala nazionale quindi non c’è ancora una risposta ad alcuni problemi quali di chi sarebbe la responsabilità per falsi allarmi e mancati avvisi oppure con quali mezzi di comunicazione dovrebbe essere diramata l’allerta.
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Dopo aver installato in un paese un EEW i professionisti della gestione delle emergenze dovranno valutare come realizzare i messaggi di allarme in modo efficace.
In Giappone, per esempio, vengono utilizzati la televisione, la radio, dei messaggi direttamente nei cellulari e programmi su PC tramite internet.
Ma cosa ancora più importante bisogna EDUCARE le persone a reagire in maniera corretta per sfruttare al meglio i secondi precedenti l’arrivo della scossa sismica!
Personalmente sono convinto che una buona pianificazione su come affrontare un terremoto possa aiutarci ad affrontare meglio un evento sismico, per questo motivo sto preparando un ebook “Come prepararsi al prossimo terremoto!” che distribuirò gratuitamente a tutti gli iscritti alla mia newsletter.
Per avere un EEW in Italia dovremo probabilmente aspettare ancora molti anni, nell’attesa ti consiglio di migliorare sismicamente la tua casa magari utilizzando lo sgravio fiscale del SISMABONUS!
Se vuoi saperne di più sul SISMA BONUS leggi i miei articoli:
Lo sai che i ricercatori stanno studiando la possibilità di prevedere i terremoti con l’intelligenza artificiale ? Leggi “PREVISIONE TERREMOTO CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE“.
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