La legge di bilancio 2018 è stata approvata e pubblicata sulla gazzetta ufficiale (Legge, 27/12/2017 n° 205, G.U. 29/12/2017), quali sono le principali novità relative alla detrazione fiscale che spetta ai contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione e di risparmio energetico nella loro casa (BONUS CASA)?
E’ stata prorogata al 31/12/2018 la detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione della propria unità immobiliare, per una massimo di spesa pari a 96.000 euro, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo.
E’ stata prorogata al 31/12/2018 la detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici (classe non inferiore alla A+) durante la ristrutturazione della propria unità immobiliare, per una massimo di spesa pari a 10.000 euro, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo.
E’ stata prorogata al 31/12/2018 la detrazione fiscale pari al 65% delle spese sostenute per gli interventi di risparmio energetico della propria unità immobiliare, per una massimo di spesa pari a 100.000 euro, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo. Da tale detrazione sono stati esclusi gli infissi e le schermature solari che potranno comunque usufruire del 50 %.
Per le caldaie sono previste due possibilità:
Rimane al 31/12/2021 la detrazione fiscale relative ai lavori di miglioramento sismico degli edificio con le stesse modalità previste nelle legge di bilancio 2017 (potete approfondire leggendo il mio articolo SISMABONUS E CLASSIFICAZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI) però è stata inserita una nuova maxi detrazione per gli investimenti che combinano il miglioramento sismico e il risparmio energetico. Si potrà avere una detrazione dell’80% se l’intervento permette di diminuire di una classe il rischio sismico e l’85% se le classi di rischio sono due.
Per il risparmio energetico, la legge di bilancio 2018 consente il trasferimento dei crediti per tutti gli interventi, sulle parti comuni condominiali e sulle singole unità immobiliari. Mentre per il sismabonus, il credito potrà essere ceduto solo in caso di interventi sulle parti comuni. Il sismabonus al 75 e 85% può essere ceduto da tutti i beneficiari a privati e fornitori. Gli incapienti (che non possono recuperare lo sconto perché hanno un reddito troppo basso) potranno cedere l’ecobonus al 65, 70 e 75% a soggetti privati e alle banche. Gli altri beneficiari non incapienti potranno possono cedere l’ecobonus al 70 e 75% ai privati, non alle banche.
Per gli interventi di sistemazione a verde di balconi, terrazzi, giardini, coperture, aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi, coperture a verde e di giardini pensili in ville, villini e condominiali eseguiti entro il 31/12/2018 si potrà usufruire di una detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute, per una massimo di spesa pari a 5.000 euro per ogni unità immobiliare ad uso abitativo, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo.
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