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PATENTE a CREDITI nei Cantieri Edili: obbligatoria dal 1° ottobre 2024

patente a crediti nei cantieri edili

Dal 1° ottobre 2024, il settore edile italiano ha visto l’introduzione di una nuova normativa che interessa imprese e lavoratori autonomi: l’obbligo di possesso di una patente a crediti per operare nei cantieri edili.

Questa importante novità, introdotta dal Decreto PNRR 4 e convertita nella Legge 56/2022, si prefigge il duplice obiettivo di contrastare il lavoro sommerso e di innalzare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Vediamo nel dettaglio come funziona e quali sono le implicazioni per gli operatori del settore.

 

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Video: “PATENTE A CREDITI NEI CANTIERI: Obbligatoria dal 1/10/2024 – tutto quello che devi sapere”

 

 

Video: “Come chiedere la PATENTE a CREDITI per i CANTIERI”

 

 

Chi deve dotarsi della patente a crediti?

Dal 1° ottobre 2024, l’obbligo di possesso della patente riguarda tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri edili, siano essi temporanei o mobili.

La definizione di cantieri edili temporanei e mobili è all’interno dell’articolo 89, comma 1, lettera a) del Testo Unico della Sicurezza.

La definizione di “cantiere” è molto ampia e comprende qualsiasi luogo in cui si svolgono lavori di edilizia civile o di ingegneria, inclusi interventi in appartamenti.

Anche le imprese individuali senza dipendenti, considerate lavoratori autonomi, devono avere la patente per operare nei cantieri edili.

 

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Chi è escluso dall’obbligo della patente?

La normativa prevede alcune eccezioni all’obbligo di possesso della patente.

Sono esentati:

  • I professionisti che svolgono prestazioni di natura intellettuale, come progettisti e direttori lavori.
  • Le imprese che effettuano mere forniture di materiali o attrezzature.
  • Le imprese in possesso di attestazione di qualificazione SOA di classifica pari o superiore alla III.

 

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Come funziona la patente a crediti?

La patente a crediti per le imprese edili seguirà un meccanismo simile a quello della patente di guida.

L’assegnazione dei crediti funziona come segue:
Crediti base: 30 crediti al rilascio della patente
Crediti per storicità azienda: fino a 30 crediti di cui fino a 10 crediti al rilascio in base all’iscrizione alla Camera di Commercio e 1 credito aggiuntivo per ogni biennio senza decurtazioni (massimo 20 crediti)
Crediti ulteriori: fino a 40 crediti per investimenti o formazione in salute e sicurezza.

Al massimo si potranno avere sulla patente 100 crediti.

In caso di violazioni in materia di sicurezza, accertate durante i controlli, saranno decurtati dei crediti dalla patente.

Sarà possibile lavorare in cantiere solo se nella patente saranno presenti almeno 15 crediti.

L’obiettivo è quello di incentivare le imprese e i lavoratori autonomi ad adottare comportamenti virtuosi e a rispettare le norme in materia di sicurezza.

 

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Quali sono le violazioni che comportano la decurtazione dei crediti?

L’elenco completo delle violazioni che comportano la decurtazione dei crediti dalla patente è riportato nell’Allegato 1 bis annesso al D.lgs. n. 81/2008.

Tra le violazioni che comportano le penalità più severe, con una decurtazione fino a 20 crediti, ci sono quelle che mettono a rischio la vita dei lavoratori, come gli infortuni gravi o mortali.

Altre violazioni prevedono decurtazioni minori, ad esempio:

  • Omessa elaborazione del documento di valutazione rischi: 5 crediti.
  • Omessa elaborazione del piano di emergenza ed evacuazione: 3 crediti.
  • Mancata formazione e addestramento in materia di sicurezza: 2 crediti.

La decurtazione dei crediti avverrà in seguito a provvedimenti definitivi, come sentenze passate in giudicato o ordinanze di ingiunzione.

In caso di infortuni gravi o mortali, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha la facoltà di sospendere in via cautelare la patente fino a 12 mesi, in attesa dei provvedimenti definitivi.

 

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Cosa succede quando si scende sotto i 15 crediti?

Nel caso in cui il punteggio della patente scenda sotto i 15 crediti, l’impresa o il lavoratore autonomo non potranno più operare nei cantieri edili.

Questa sospensione dell’attività avrà una durata variabile, in base alla gravità delle violazioni commesse.

Tuttavia, è prevista una deroga per consentire il completamento dei lavori già in corso di esecuzione, a condizione che sia stato eseguito almeno il 30% del valore del contratto.

 

 

Quali sono le sanzioni previste per chi non rispetta la normativa?

Lavorare in un cantiere edile senza essere in possesso della patente a crediti, o con un punteggio inferiore a 15 crediti, comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative molto pesanti.

La sanzione prevista è pari al 10% del valore dei lavori, con un importo minimo di 6.000 euro.

Inoltre c’è l’esclusione dai lavori pubblici per 6 mesi.

La normativa prevede inoltre la revoca della patente in caso di dichiarazioni false nell’autocertificazione dei requisiti.

 

 

Come si ottiene la patente a crediti?

Per ottenere la patente a crediti, le imprese e i lavoratori autonomi dovranno presentare una domanda specifica attraverso il portale del sito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

La patente sarà rilasciata in formato digitale.

I requisiti necessari per ottenere la patente sono i seguenti:

a) Iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato;
b) Adempimento degli obblighi formativi D.lgs. 81/2008 per datore di lavoro,
dirigenti, preposti, lavoratori autonomi e dipendenti dell’impresa;
c) Possesso di un Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC)
valido;
d) Possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), se previsto dalla normativa;
e) Possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF), se previsto dalla normativa;
f) Designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, se previsto dalla normativa.

 

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Come saranno gestiti i controlli?

Il compito di vigilare sull’applicazione della nuova normativa e di effettuare i controlli sarà affidato all’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della normativa, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro dovrà avviare un’attività di monitoraggio sulla funzionalità del sistema della patente a crediti e trasmettere i dati raccolti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

 

 

Responsabilità dei Committente e del Responsabile dei lavori in merito alla Patente a Crediti nei Cantieri

Ai sensi dell’art. 157 del D.lgs. n. 81/2008, il committente o il responsabile dei lavori che non abbia verificato il possesso della patente o del documento equivalente nei confronti delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, anche nei casi di subappalto, ovvero, per le imprese che non sono tenute al possesso della patente, dell’attestazione di qualificazione SOA, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 711,92 a euro 2.562,91.

 

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Conclusioni

L’introduzione della patente a crediti per le imprese edili rappresenta una svolta epocale per il settore.

La nuova normativa, fortemente voluta per contrastare il lavoro nero e migliorare la sicurezza nei cantieri, impone a imprese e lavoratori autonomi di adeguarsi rapidamente ai nuovi standard.

È fondamentale che tutti gli operatori del settore si informino in modo approfondito sulla nuova normativa, al fine di evitare di incorrere in sanzioni e di poter operare in regola.

Solo attraverso un impegno congiunto di tutte le parti coinvolte sarà possibile rendere il settore edile italiano più sicuro, trasparente e competitivo.

 

 

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