A una settimana dal terremoto avvenuto il 24 agosto 2016 alle ore 3:36 tra le provincie di Rieti e Ascoli Piceno mi permetto di riportare alcune considerazioni sperando, nel mio piccolo, di contribuire a creare la cultura della prevenzione sismica nel nostro Paese.
L’Italia è ormai da considerarsi quasi completamente un territorio a rischio sismico come si può vedere dalla “mappa della pericolosità sismica” rilasciata dall’INGV nel 2004.
Dalla legenda si nota che le aree viola sono le più pericolose e quelle grigio chiaro sono le zone dove è meno probabile l’arrivo di un evento sismico importante.
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Purtroppo a differenza di altri paesi, quali per esempio Giappone e Stati Uniti, in Italia manca una CULTURA della PREVENZIONE SISMICA, ricordo che ad oggi non è possibile fare previsioni sui terremoti.
In questi anni sono avvenuti molti terremoti di forte intensità (solo per ricordarne alcuni: Friuli, Irpinia, L’Aquila, Emilia) con moltissime vittime e tutte le volte si è parlato di vulnerabilità del nostro patrimonio immobiliare ma dopo pochi mesi dal sisma questa sensibilizzazione è sparita.
Personalmente ho vissuto questa esperienza dopo il terremoto avvenuto in Emilia nel 2012, per qualche mese forse un anno le persone erano interessate alle strutture più che ai pavimenti, la prima cosa che chiedevano era quale materiale è meglio per resistere ai terremoti oppure se la loro casa poteva resistere ad un nuovo sisma.
Ma purtroppo siamo già tornati nel solito standard: il pilastro mi dà fastidio, la trave ricalata è brutta, ma è possibile che non riusciamo ad aprire una “piccola” porta di 2 m di larghezza in quel muro portante ? e cosi via…..
Per non dire quante volte noi Ingegneri ci sentiamo dire in cantiere dai muratori, ma purtroppo anche dai proprietari che andranno ad abitare dentro quella casa, “Ingegnè ma quanto ferro ci ha messo ? ci potevamo fare un carro armato….“.
La verità è che dell’importanza delle strutture tutti (politici, proprietari, giornali, ecc.) se ne ricordano solo dopo una tragedia come quella avvenuta mercoledì.
Se ci pensate in Italia è obbligatorio fare il tagliando di manutenzione alle auto con cadenza periodica ma negli edifici al massimo si rifà la tinteggiatura delle pareti esterne e non esiste NESSUN OBBLIGO DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA, forse perché purtroppo si chiamano IMMOBILI ……. una parola che dà l’idea alle persone di aver acquistato qualcosa con vita infinita !
Altro paradosso è che per fare una certificazione energetica oltre ad avere un titolo abilitativo (Ingegnere, Architetto, Geometra, ecc) devi essere iscritto ad una elenco di tecnici specializzati (almeno qui in Emilia Romagna) mentre, per progettare una struttura basta essere Ingegneri, Architetti e Geometri.
Una proposta che ho fatto alcuni anni come membro del Comitato Regionale per la riduzione del rischio sismico della Regione Emilia Romagna, era di creare un ELENCO DI PROFESSIONISTI PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE STRUTTURALI IN ZONA SISMICA, questi dovevano aver seguito un adeguato piano di studi all’Università (fondamentale un corso in Ingegneria sismica ma sicuramente anche una serie di corsi sulle progettazione delle strutture), dimostrare di avere esperienza nel campo della progettazione strutturale e di frequentare annualmente dei corsi si aggiornamento.
Purtroppo tale proposta non è stata accolta !!
Vorrei anche segnalarvi due cose:
Per cominciare a fare della prevenzione sismica sarebbe importante far partire il progetto della CLASSIFICAZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI ……. però in maniera corretta !!
Per esempio istituendo un elenco di professionisti specializzati, come quelli indicati nella mia proposta di qualche anno fa al Comitato Regionale per la riduzione dei rischio sismico, abilitati a tale compito.
L’Attestato di Certificazione sismica dovrebbe essere simile a quello energetico solo che in questo caso andrebbe ad attestare la capacità di resistenza sismica di un edificio (da A il migliore a F il peggiore), in questo modo ogni persona sarebbe cosciente dell’importanza o meno di investire dei soldi per migliorare la resistenza sismica della sua casa.
Inoltre questa classificazione andrebbe ad incidere su eventuali premi da pagare su una polizza assicurativa e sul prezzo di compravendita degli immobili.
Se scegliete un TECNICO per eseguire qualunque tipo di intervento strutturale sul vostro edificio vi consiglio di verificare le competenze dello stesso in particolare se è SPECIALIZZATO NELLA PROGETTAZIONE SISMICA , oggi con internet è molto facile trovare queste informazioni.
Infine vi segnalo un bellissimo sito internet: IO NON RISCHIO della PROTEZIONE CIVILE dove sono riportate molte cose interessanti per creare la CULTURA DELLA PREVENZIONE SISMICA (ma non solo), in particolare potete trovare:
Voi cosa ne pensate della PREVENZIONE SISMICA ?
Vi consiglio di leggere anche il mio articolo “COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO?”
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